Per avvicinare sempre più le aziende al mondo accademico, ma soprattutto per inserire gli studenti nel mondo del lavoro, sul modello tipico del resto del mondo e degli USA in particolare, sono assolutamente convinto che una delle strade da seguire, oltre a corsi molto immersivi e soprattutto "di laboratorio" (con attività di tipo progettuale), sia proprio quella di organizzare tirocini e stages aziendali, dove lo studente neo-laureando, soprattutto se di una Magistrale (quindi ultra-specializzato), sia coinvolto in un VERO PROGETTO, quindi un'attività progettuale, magari anche un pò interdisciplinare, dove mettersi veramente alla prova e soprattutto entrare, almeno un pò, nelle logiche produttive aziendali.
In questo modo, oltre a potersi sperimentare appieno, il candidato ha anche modo di porsi in evidenza con le aziende stesse e quindi creare una concreta speranza d'impiego futuro.
Ma questa situazione, ancora piuttosto rara nella maggioranza degli atenei italiani, può essere determinata solo in due modi:
1) aziende ricettive ed interessate in zona
2) docenti non accademici, ma preferibilmente professionisti del settore, che possano così individuare le situazioni ed i progetti, potenzialmente "fruibili" dagli studenti interessati.
Da anni il Dipartimento di Ingegneria Meccanica "Enzo Ferrari" di Modena, forte della notevole presenza di aziende ultra-qualificate e stra-conosciute in zona (Ferrari, Maserati, Lamborghini, Pagani, Ducati, ecc.), grazie anche alla Specialistica in INGEGNERIA DEL VEICOLO, offre ai propri studenti neo-laureandi questa opportunità.
Alcuni esempi li trovate direttamente anche nel sito MdM, a questi link:
http://www.menudeimotori.eu/blog/catego ... rrozzeria/
http://www.menudeimotori.eu/blog/documenti/
http://www.menudeimotori.com/index.php? ... 7&blogid=1
Voi cosa ne pensate?
In un'Italia che tende sempre più a negare il lavoro ai giovani, io credo proprio che questo processo virtuoso, non solo sia molto utile per il paese, ma soprattutto una concreta speranza per i i giovani stessi