Maserati

MC20, una scultura dinamica che segna il ritorno al futuro di Maserati

Modena, 9 Settembre 2020 – Come si diventa ciò che si è. MC20 sta per Maserati Corse 2020 e segna il ritorno al futuro del Marchio, la riscoperta del suo DNA sportivo originario, delle sue radici dinamiche, della sua audacia essenziale. Già comoda ed elegante sulla strada, sarà feroce sulla pista: un’auto che corre, ma non suda. MC20 è la forma pura della velocità in stile Maserati: una scultura ingegneristica che sembra ricavata, un colpo di scalpello alla volta, da un blocco di carbonio grezzo e che indica l’avvenire estetico del Brand. Un lavoro di sottrazione: niente fronzoli, nulla di troppo. La purezza dell’archetipo. Pare di sentire il sound di Maserati anche con il motore spento.

In principio, fu la Tipo 26. La prima auto da corsa a vestire il Marchio del Tridente nel 1926. Così MC20, nata nel 2020, sarà la prima auto di una nuova Era. Un design talmente funzionale alle prestazioni da non essere più un abito, ma forma connaturata alla sostanza, armonia al servizio del dinamismo. Siamo oltre la sartorialità, siamo alla dermaticità – non un vestito: una pelle. La forma di MC20, che prossimamente sarà disponibile anche in versione cabrio ed elettrica, è un coro di elementi che cantano la perfezione meccanica. Perché bello e veloce possono essere sinonimi. Gli spigoli vivi producono attrito, rallentano, mentre la sinuosità della monoscocca in fibra di carbonio lascia libera l’aria di andare per la sua strada.

Le bocchette laterali ci sono, ma non si vedono. Anche il Tridente, simbolo del Brand, acquista il suo aspetto essenziale, archetipico. E resta perenne fonte d’ispirazione grafica: il numero tre, perfetto, con un elemento centrale e due laterali, ritorna pure nel lunotto e nelle ruote. Le porte butterfly si aprono con un colpo di scena, ali che si spiegano verso l’alto per facilitare l’entrata e l’uscita di guidatori e passeggeri nonostante l’assetto basso, pronto allo scatto. Ali a prova di marciapiede. La parte inferiore di MC20, sempre scura, in carbonio a vista o in vernice nera, è il regno assoluto dell’ingegneria. Qui il lavoro di sottrazione riguarda perfino il colore: ciò che resta è tecnologia in purezza.

Invece, nella metà superiore, nei colori s’incarna il movimento. Il Bianco Audace cangia in blu con l’esposizione alla luce. Il Blu Infinito, al sole, si tinge con la brillantezza della ceramica. Il Grigio Mistero dà l’idea di un metallo liquido, in stato di perenne fusione. E poi ci sono il Rosso Vincente, il Giallo Genio e il Nero Enigma, profondo e assoluto, buio a quattro ruote. Sei colori che si posano sui lineamenti della velocità per accenderli di vita.  

Addirittura gli interni, comodi, luminosi e abitabili come nello stile del Marchio, danno un’impressione dinamica: texture realizzate col laser, sedili in pelle di Alcantara, qua il colore affiora e là sfuma verso il nero. E il sistema di infotainment, governabile da uno schermo ad alta risoluzione simile a un tablet, rende la user experience totalizzante. L’impianto audio è il risultato di una collaborazione, al 100% made in Italy, con l’azienda di diffusori acustici di qualità artigianale Sonus faber.

Il cuore di MC20 è un motore a benzina V6 biturbo completamente creato, per la prima volta dopo oltre 20 anni, nella sede di Modena: è un brevetto Maserati. Collocato nella parte posteriore della vettura come vuole un’architettura da competizione, è un motore unico, con tecnologia da Formula 1, che proietta il Marchio verso il mondo delle corse. Si chiama Nettuno e comprime la strapotenza dell’oceano e di 630 cavalli in 3000 cc di cilindrata. Un dio marino armato di tridente alla conquista della terre emerse che porterà il sound di Maserati, alla sua massima espressione, sia su strada sia su pista.

 

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