LamborghiniMenu dei Motori

Ci ha lasciato questa mattina l’Ing. Paolo Stanzani

Mercoledì 18 gennaio 2017 è purtroppo venuto a mancare, a Bologna, l’Ing. Paolo Stanzani. Uomo e tecnico di fiducia del Cav. Ferruccio Lamborghini, l’Ing. Paolo Stanzani è stato anche il padre di tutte le Lamborghini storiche, del periodo 1963-74, quando, dopo l’uscita del fondatore, ha anch’egli lasciato l’azienda di Sant’Agata Bolognese. In seguito è stato protagonista anche di molte altre avventure, come ad esempio negli anni ’80 collaborando con la Scuderia Italia, team italiano di F.1 di Beppe Lucchini; oppure ancora all’inizio degli anni ’90, nell’avventura Bugatti a Campogalliano. Grande sostenitore e simpatizzante di “Menu dei Motori”, noi vogliamo ricordarlo così, con questo video esclusivo, in una delel tipiche serate d’inagurazione, quando si metteva volentieri a disposizione per raccontare episodi della sua formidabile carriera, tutta all’interno del “Pianeta Modena”.
SEGUITECI ANCHE SU FACEBOOK, CON IL VIDEO RELATIVO AD UNA DELLE TESTIMONIANZE DELL’ING. STANZANI, PROPRIO IN OCCASIONE DI UNA INAUGURAZIONE DEL MENU DEI MOTORI (2003)
Vogliamo ricordarlo così, con l’ultima testimonianza, pubblicata sul N°20 di “Menu dei Motori”, dove racconta come il Cav. Ferruccio Lamborghini ha fondato a Sant’Agata Bolognese la Automobili Lamborghini, nell’ormai lontano 1963.

By Eng. Paolo Stanzani

Ferruccio: l’inventore delle supercars

In occasione del Centenario dalla nascita di Ferruccio Lamborghini (1916-2016), l’Ing. Paolo Stanzani, uno dei suoi primi ingegneri, uomo di fiducia e poi anche dirigente, ci racconta i suoi primi contatti con l’uomo e come nacque l’azienda che porta il suo nome, famosa in tutto il mondo per le sue inimitabili supercars.

Ferruccio Lamborghini ha scelto come luogo della sede dell’azienda di automobili Sant’Agata Bolognese, principalmente non per motivi sentimentali bensì per precisa scelta utilitaristica: primo perché a quei tempi Sant’Agata era una zona depressa, per cui vi erano delle agevolazioni per coloro che aprivano uno stabilimento in quella zona; secondo perché si trattava di una zona che era discretamente vicina a Modena, quindi di un territorio valido perché la relativa vicinanza da Modena favoriva così tutti quei tecnici e operai modenesi specializzati nella lavorazione delle supercars, che avrebbero lavorato a Sant’Agata. Il terzo motivo è ancora relativo ai fornitori, ossia tutto l’indotto del settore automobilistico che gravita vicino a Sant’Agata (sempre da Modena e dintorni); perciò la scelta di Lamborghini è stata dettata sostanzialmente da motivazioni pratiche. La scelta della località in provincia di Bologna (invece che Modena) fu anch’essa dettata da motivazioni pratiche: perché le altre due aziende di proprietà di Lamborghini, tra cui l’azienda produttrice di mezzi agricoli, erano collocate nelle province di Ferrara, ossia gravitano attorno alla zona del bolognese.
Parlando di Lamborghini bisogna sfatare alcuni miti e leggende legate al personaggio di Ferruccio Lamborghini; ricordare ossia alcuni momenti salienti inerenti alla figura di Ferruccio: secondo l’ormai comune leggenda Lamborghini ha iniziato a produrre automobili quando Enzo Ferrari ha rifiutato l’incontro con lui per discutere di problematiche inerenti ad una vettura prodotta dalla Ferrari. Questa storia fondamentalmente è una leggenda, la vera storia è invece ben differente.
La storia della diatriba tra Ferrari e Lamborghini è stata raccontata dallo stesso Ferruccio perché sostanzialmente anche Ferruccio come molti altri grandi personaggi sapeva quando doveva recitare. La verità è invece questa: Lamborghini aveva due Ferrari, una 250 GT e un 400; uno dei punti deboli delle vetture dell’epoca era la fragilità della frizione, principalmente a causa dei materiali e della complessità dell’utilizzo di quelle vetture; per questi motivi Lamborghini spesso si recava a Modena perché doveva sostituire le frizioni e si lamentava spesso dei costi inerenti all’assistenza. I suoi collaboratori del reparto esperienze della sua azienda che produceva trattori gli suggerirono di acquistare direttamente le frizioni da Ferrari e far poi montare la frizione ai suoi collaboratori (“ascolti Cavaliere, lei compri direttamente le frizioni, le consegna a noi e provvederemo a sostituirle alla sua vettura”)
Ferruccio seguì il suggerimento, consegnando così le frizioni direttamente al reparto esperienze della trattori e il capo meccanico, Roberto Frignani scoprì in questo modo che la frizione da lui acquistata a Maranello era la stessa che si procurava il reparto esperienze della Lamborghini Trattori, una BORG & BECK. A quei tempi vi erano due tipologie di frizione tra cui la suddetta frizione, che era montata sulla maggioranza dei motori (“Cavaliere si tratta della stessa frizione che noi montiamo sui trattori, una BORG & BECK”).
Il problema in realtà era molto differente, ossia che per l’azienda di Lamborghini che produceva trattori l’acquisto della suddetta frizione costava molto meno (un sesto/ un settimo) rispetto alla cifra pagata da Lamborghini per sostituire le frizioni per le sue Ferrari. Lamborghini allora capi che era più conveniente produrre automobili di lusso invece che trattori; si trattava di un motivo imprenditoriale, di business che portò Lamborghini all’idea di produrre auto sportive.
Lamborghini era un uomo semplice: mangiava in mensa e pagava sempre la consumazione, non interferiva in niente; anche sulla produzione di nuove vetture: lui le osservava quando i prototipi erano pronti per la produzione e la sua espressione tipica era: -”a me piace, speriamo piaccia anche ai clienti”-; questo, semplicemente, era Ferruccio Lamborghini.

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