Ferrari

Gran Premio degli Stati Uniti – La riscoperta dell’Americas

Maranello, 20 ottobre 2021 – La Formula 1 torna negli Stati Uniti per la prima volta dallo scoppio della pandemia di Covid-19. Questo weekend la Scuderia Ferrari Mission Winnow sarà infatti in gara al Circuit of the Americas di Austin per il 17° appuntamento della stagione 2021. Si tratta della nona volta che si gareggia sul circuito texano, inaugurato nel 2012.


Citazioni d’autore. Il tracciato è tra i preferiti dai piloti per il layout che mette insieme lunghi rettilinei e sequenze complesse ma estremamente divertenti da percorrere al volante di una monoposto di Formula 1. Diverse curve sono ispirate a quelle di famosi circuiti, tra cui il primo settore di Suzuka, o ancora le curve della Hockenheim Arena. Dal rettilineo di partenza i piloti percorrono una salita con gradiente superiore all’11% per arrivare alla curva 1, un tornantino con il punto di corda posto in cima a una collina per il quale non è facile prendere i giusti riferimenti. Da qui si scende verso una veloce serie di esse, per arrivare alla curva 10, cieca, e poi al tornantino della 11. Ci si immette quindi nel rettilineo più lungo della pista – un chilometro – prima della forte frenata di curva 12 che conduce nel settore finale, il più lento del tracciato. Le ultime due curve verso sinistra riconducono sul rettilineo di partenza. La sede stradale è volutamente molto larga in alcuni punti per permettere ai piloti diverse traiettorie anche se già nel 2019, specie fuori dalla linea più battuta, il manto era risultato molto sconnesso. Due le zone DRS: sul rettilineo principale e tra le curve 11 e 12.

Programma. Carlos Sainz e Charles Leclerc, che ha compito 24 anni sabato scorso, scenderanno in pista per la prima volta il venerdì alle 11.30 locali (18.30 CET) per la prima sessione di prove libere, mentre la seconda è prevista alle 16 (23 CET). La terza è in programma sabato alle 13 (20 CET), mentre le posizioni sulla griglia verranno definite a partire dalle 16 (23 CET). Il Gran Premio degli Stati Uniti prenderà il via domenica 24 ottobre alle 14 (21 CET).

Ferrari Stats

GP disputati 1024
Stagioni in F1 72
Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)
Vittorie 238 (23,24%)
Pole position 230 (22,46%)
Giri più veloci 254 (24,80%)
Podi totali 777 (25,29%)

Ferrari Stats GP degli Stati Uniti (tutte le gare)

GP disputati 57
Debutto 1952, 500 Miglia di Indianapolis (A. Ascari rit.)
Vittorie 13 (22,81%)
Pole position 13 (22,81%)
Giri più veloci 16 (28,07%)
Podi totali 36 (22,36%)

Gran Premio degli Stati Uniti: numeri e curiosità

22. La posizione più arretrata sulla griglia di partenza dalla quale si è vinto uno dei 70 Gran Premi che la Formula 1 ha disputato negli Stati Uniti (sotto diverse denominazioni). A riuscire nell’impresa è stato John Watson nel Gran Premio di Long Beach del 1983, quando il nordirlandese conquistò il suo quinto e ultimo successo in Formula 1. Ad Austin invece nessun pilota che non sia partito dalla prima fila è mai riuscito a vincere: quattro volte il trionfatore è scattato dalla pole position e altrettante dalla seconda piazza. Tra questi anche Kimi Räikkönen nel 2018, quando colse quello che fino a questo punto rimane il suo ultimo successo in Formula 1.

36. Il numero medio di sorpassi nei Gran Premi disputati ad Austin. L’edizione più movimentata fu quella del 2019 con ben 53 cambi di posizione, mentre nel 2013 se ne registrarono solo 18. Nell’anno in cui vinse Kimi Räikkönen (2018) si ebbero 27 sorpassi.

70. Le gare disputate negli Stati Uniti nella storia del Campionato del Mondo, incluse le undici edizioni della 500 Miglia di Indianapolis dal 1950 al 1960. La prima fu proprio la Indy 500 del 1950, vinta da Johnnie Parsons al volante della Kurtis Kraft 1000 a motore Offenhauser del team Wynn’s Friction. Nel 1982 ci furono addirittura tre gare nel Paese – il Gran Premio degli Stati Uniti Ovest a Long Beach, quello degli Stati Uniti Est a Detroit e il Gran Premio di Las Vegas – una circostanza verificatasi soltanto un’altra volta, lo scorso anno in Italia. Nel calendario della prossima stagione sono previste due corse negli Stati Uniti: alla gara di Austin si aggiungerà infatti quella di Miami.

152. I piloti statunitensi che hanno disputato almeno una gara in Formula 1, più di qualunque altra nazione. Il numero è condizionato dal fatto che tiene conto anche dei concorrenti che hanno preso parte alle undici edizioni della 500 Miglia di Indianapolis valide per il Mondiale.La seconda nazione con più piloti in Formula 1 è il Regno Unito con 145. Gli Stati Uniti vantano anche 63 costruttori dei quali solo due sono riusciti a vincere se si esclude Indianapolis: la Eagle, che si impose nel Gran Premio del Belgio 1967 con Dan Gurney, e la Penske, che trionfò nel Gran Premio d’Austria 1976 con John Watson. Al momento l’unico costruttore americano presente è la Haas F1 Team.

1895. L’anno della prima gara automobilistica disputata negli Stati Uniti, la Chicago Times-Herald Race, disputata in Illinois. La corsa si tenne tra le città di Chicago ed Evanston (con inizio e fine a Chicago per un totale di 87 km) nel Giorno del Ringraziamento, il 28 novembre. Vinse il pilota locale Frank Duryea, su una vettura da lui stesso assemblata insieme al fratello Charles, in 7 ore e 53 minuti alla media di 11 km/h. Il successo valse al pilota dell’Illinois una medaglia d’oro e 2.000 dollari. La prima gara in circuito fu invece disputata ad Altoona, in Pennsylvania, il 19 agosto 1928 e venne vinta da Louis Meyer su una Miller del team Burgamy.
Questa settimana nella nostra storia

20/10. Nel 2002 a Misano Adriatico, davanti a 50.000 spettatori, si chiudono le Finali Mondiali Ferrari. Il momento clou della giornata è l’esibizione dei quattro piloti della Scuderia Ferrari: Michael Schumacher, fresco del terzo titolo di campione del mondo con la squadra di Maranello, il vicecampione Rubens Barrichello e i collaudatori Luca Badoer e Luciano Burti, tutti al volante di una F2002.

21/10. Va in scena l’ultimo appuntamento della stagione 2007, il Gran Premio del Brasile. Kimi Räikkönen è campione del mondo e la Scuderia Ferrari riconquista il titolo iridato dopo tre stagioni. Si chiude un indimenticabile 2007, che ha visto nascere la stella Lewis Hamilton ma soprattutto vede il trionfo in rimonta del finlandese che conquista il titolo all’esordio con la Ferrari. Felipe Massa è il compagno di squadra perfetto per il capolavoro di Maranello. Partito dalla pole position, il brasiliano conduce la gara fino alla seconda sosta, quando viene superato dal finlandese che conquista così i punti che gli occorrono per ribaltare la classifica mentre Felipe gli protegge le spalle fino al traguardo A inizio giornata la graduatoria diceva Hamilton 107, Fernando Alonso 103, Räikkönen 100. A fine gara Kimi supera entrambi i piloti della McLaren , seppure per un solo punto.

22/10. Nel 2000 in Malesia si corre l’ultima gara della stagione. La gara vede un bel duello tra la Ferrari di Michael Schumacher e lo scozzese della McLaren, David Coulthard che al via riesce a prendere il comando. La situazione rimane invariata fino alla sosta ai box dopo la quale Schumacher sale in prima posizione. Il britannico tallona il tedesco al traguardo ma non riesce a metterlo in difficoltà. Alle spalle dei due Barrichello corre in solitaria al terzo posto fino al traguardo. La vittoria del tedesco e il terzo posto del brasiliano consegnano alla Ferrari il decimo titolo Costruttori della sua storia, con diciotto punti di margine sulla McLaren.

23/10. Nel 1960 i belgi Olivier Gendebien e Luciano “Lucien” Bianchi si aggiudicano la 1000 Km di Parigi sul circuito di Montlhery in quello che è un weekend da ricordare per la Ferrari. La Casa di Maranello piazza infatti cinque vetture nelle prime cinque posizioni. Si tratta di un quintetto di 250 GT. Salgono sul podio anche gli equipaggi formati da Willy Mairesse e Wolfgang Von Trips e dai francesi Jo Schlesser e André Simon. Completano il quadro gli altri transalpini Pierre Dumay e Fernand Tavano e i britannici Henry Taylor e Graham Whitehead.

24/10. Nel 2010 Fernando Alonso conquista il primo Gran Premio di Corea della storia della Formula 1. Per lo spagnolo si tratta del successo numero 26, la quinta con la Ferrari. Per la Scuderia è il 215° trionfo.

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